L'innesto

Guarda il VIDEO degli innesti a Spacco, a Omega e a Gemma, effettuati con l'Innestatrice 3T

 

 

 

L’innesto è un sistema di riproduzione che viene applicato allo scopo di ottenere piante in grado di produrre grandi quantità di fiori o frutti, con una maggior resistenza alle malattie e ai parassiti.
Questa tecnica consiste nel’inserire una porzione vegetale (marza, gemma, ecc.) della specie che si vuole riprodurre, su di una specie più vigorosa provvista di un apparato radicale in grado di "pompare" la linfa con maggior forza.
In questa scheda prenderemo in esame i tipi d’innesto più diffusi, che possono essere eseguiti a mano, o per mezzo di una Pinza Innestatrice.


INNESTO A SPACCO (o, a incastro)
E’ la tecnica piu antica, ma ancor oggi più usata per la riproduzione di piante da frutto e piante ornamentali.
Si procede tagliando un rametto (detto marza) con una, o due gemme, dalla pianta che si vuole riprodurre; nella parte inferiore, la marza deve essere tagliata a forma di cuneo, ad una distanza di 10 mm. dalla gemma; la parte superiore deve essere sigillata con del mastice.
La parte che deve accogliere l’innesto deve essere tagliata in modo speculare, con un incavo simile al cuneo della marza; se il portainnesto ha un diametro maggiore, la marza non va collocata al centro, bensì accostata su di un lato, in modo da far combaciare il cambio (la parte sotto la corteccia) tra i due soggetti.
A questo punto, l’innesto va legato saldamente con la Rafia e sigillato con il mastice, in modo che non vi sia alcun passaggio di aria o acqua.


INNESTO A OMEGA
E’ una variante di quello a spacco, nella quale si produce un taglio a occhiello, che permette una migliore tenuta, una veloce cicatrizzazione ed una maggiore superficie di contatto. Questo tipo d’innesto è consigliabile effettuarlo con la Pinza innestatrice.




 

INNESTO A GEMMA (a occhio, a scudo)
Questa tecnica si è molto diffusa per la rapidità di esecuzione, per l’alta percentuale di attecchimento e per il risparmio di materiale da innesto.
L’operazione si effettua staccando una gemma circondata da una parte di corteccia, dalla pianta che si vuole riprodurre, quindi si effettua un incavo delle stesse dimensioni sul tronco del portainnesto e si inserisce la gemma. Infine, si lega e si sigilla come spiegato sopra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INNESTO A CORONA (guarda il VIDEO)

Questa tecnica permette di innestare più marze, anche di specie diverse, dello stesso genere (es. limone e mandarino, oppure rosa rossa e rosa gialla) in un solo portainnesti.
Una volta individuata la pianta portainnesti, si taglia il tronco orizzontalmente e si effettuano le incisioni che andranno ad accogliere le marze (si possono realizzare tante incisioni lungo il perimetro del tronco, fino a formare una corona) quindi, si preparano le marze, che avranno la forma identica, ma speculare, delle incisioni sul portainnesti.

A questo punto, si inseriscono le marze e si sigilla tutto con il mastice. L'innesto a corona si può effettuare a mano, oppure con l'innestatrice 3T assieme alll'apposita innestatrice complementare.

 

 

Naturalmente, perché l’innesto abbia un esito positivo, occorre rispettare diverse regole:

 

AFFINITA’
Questa condizione è essenziale per ottenere il successo in questa tecnica: non si può innestare un Pino su di un Acero, o un Melo su di un Ficus; perciò si dovranno scegliere varietà diverse della stessa specie.

EPOCA
Il periodo migliore per l’attecchimento degli innesti è la primavera o l’autunno, quando le temperature sono comprese tra i 18° e i 32°.

POLARITA’
La direzione della marza deve essere la stessa che aveva nella pianta originaria: se viene innestata capovolta, le possibilità di riuscita si riducono drasticamente.