BONSAI BUGANVILLE



"La novità del diciottesimo secolo",
così potremmo definire questa magnifica pianta rampicante, vigorosa nello sviluppo e affascinante nell’aspetto, con una sfolgorante fioritura che può durare anche per tutto il periodo estivo. Diciamo "novità", perché è stato soltanto nel 1768 che, durante un viaggio in Brasile, l’ammiraglio De Bougainville scoprì questa strabiliante essenza tropicale e la importò in Europa, dove si diffuse velocemente, soprattutto nelle regioni del mediterraneo.
I petali violacei che la ricoprono d’estate, in realtà non sono fiori, bensì, brattee: foglie modificate che si sviluppano attorno al vero fiore (piccolo e giallo) con la funzione di proteggerlo e, grazie al colore acceso, di attirare gli insetti impollinatori.
Nella coltivazione a bonsai, la Buganville regala tante soddisfazioni, oltre che per l’affascinante fioritura, anche per la crescita rigogliosa, le foglie che in pochi anni si miniaturizzano sensibilmente e per la grande resistenza ai parassiti.

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ESPOSIZIONE
Essendo un a pianta proveniente dal clima tropicale del Sudamerica, va tenuta in un luogo caldo e soleggiato; inoltre, bisogna sapere che non ama gli spostamenti continui, i quali possono provocare la caduta dei fiori e delle foglie.

 

In primavera, il bonsai di Buganville va tenuto in pieno sole: infatti, come per tutti i bonsai, il sole provoca una crescita veloce ma compatta, con rametti robusti e foglie piccole.

In estate, contrariamente alle norme generali, questo bonsai va tenuto sempre al sole, con l’accortezza di coprire solo il vaso, in modo da non far surriscaldare le radici.
In autunno, ci si può regolare come in primavera, continuando a tenere il bonsai in pieno sole così da permettergli di vivere in salute e continuare a fiorire per tutto il periodo vegetativo, che nelle regioni del centro-sud si protrae da settembre a novembre.
In inverno, il discorso si fa complesso: nelle regioni del sud, si può tenere all’aperto senza particolari attenzioni; mentre, nel centro Italia occorre riparare la Buganville in un terrazzo coperto, riparato sul lato nord (da dove arriva la tramontana). Infine, nelle regioni del norditalia questo bonsai va tenuto in casa, oppure in serra riscaldata per tutto il periodo che va da novembre a marzo.

ANNAFFIATURA
A differenza della quasi totalità delle piante, la Buganville non teme il calcare contenuto nell’acqua. L’annaffiatura va eseguita in modo abbondante e regolare, ogni volta che il terreno si presenta asciutto, ripetendo l’operazione due o tre volte a distanza di qualche minuto, in modo che il terreno assorba completamente l’acqua versata.
Particolare attenzione va riservata al giusto equilibrio idrico, infatti, anche se si tratta di una essenza molto resistente alla siccità, una scarsa irrigazione potrebbe pregiudicare la fioritura; di contro, una eccessiva e continua umidità nel terreno, potrebbe provocare l’insorgenza di marciumi radicali.

POTATURA

Il periodo migliore per effettuare la potatura è fine inverno: nel mese di marzo, si possono eliminare o accorciare sia i rami grandi, sia quelli piccoli.
Il taglio dei rami si effettua con la tronchese concava, evitando le potature drastiche e medicando le ferite con la pasta cicatrizzante, onde evitare che il legno marcisca.

PINZATURA
In primavera inoltrata, con la forbice lunga, si eliminano i rametti secchi, procedendo ad una "ripulitura" della chioma, senza effettuare una vera e propria cimatura, altrimenti si rischia di compromettere l’imminente fioritura estiva.

RINVASO
Il rinvaso, come la potatura, si effettua a fine inverno; il pane radicale va ridotto di 1/3 e le radici che fuoriescono debbono essere eliminate completamente, utilizzando la forbice per radici. L’intervento va realizzato nel minor tempo possibile, in un ambiente fresco e senza vento; questo per evitare il disseccamento delle radici capillari.
Il substrato deve avere un perfetto drenaggio, perciò, conviene utilizzare la classica Akadama fine, oppure un terriccio composto, con una percentuale di almeno il 30% di Akadama, o altro substrato drenante.
Dopo il rinvaso è opportuno nebulizzare e annaffiare settimanalmente una soluzione di acqua e vitamina B. Dopo 4-6 settimane si può sospendere la vitamina e si può procedere alla concimazione.

CONCIMAZIONE
Se si vuole ottenere la vistosa fioritura che caratterizza questo bonsai, le concimazioni devono essere costanti, per tutto il periodo vegetativo, che va da aprile a ottobre, senza la pausa estiva che effettua per gli altri bonsai. I fertilizzanti più indicati sono quelli a lenta cessione, come Biogold, Hanagokoro, ecc.)

AVVOLGIMENTO
I rami di questa essenza sono piuttosto rigidi e fragili, perciò, mal si adattano alla educazione con il filo di alluminio ramato. L‘avvolgimento, da effettuare nella stagione vegetativa, è consigliato solo per i rametti giovani, verificando ogni 15 giorni che non rimangano segnati.
In ogni caso, per modellare il bonsai di Buganville, si utilizza quasi esclusivamente la potatura.

DIFESA DAI PARASSITI
Come indicato all’inizio, la Buganville non è particolarmente soggetta ai parassiti; tuttavia, nella coltivazione a bonsai, potrebbero verificarsi dei casi di marciume radicale, provocati dalla eccessiva umidità del terreno. Per scongiurare questo pericolo, sono consigliati i trattamenti preventivi da effettuare con prodotti a base di "funghi antagonisti", 
Inoltre, la vicinanza con altri bonsai potrebbe veicolare i classici Afidi e Cocciniglie, contro il quali si opera con l’insetticida/anticocciniglia

In ogni caso, il più pericoloso e micidiale nemico di questo bonsai non è rappresentato dai parassiti, bensì dal freddo dell'inverno; quindi, nelle regioni del nord occorre riparare la Buganville in serra, oppure in casa.

 

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