Eretto Informale (Moyogi)

Il Moyogi è il più equilibrato e il più armonioso tra gli stili bonsai e si può applicare praticamente a tutte le piante, con la certezza di ottenere degli esemplari esteticamente gradevoli e naturali.
Paradossalmente, per ottenere la tipica naturalezza dello stile moyogi, si dovranno rispettare delle rigide regole, almeno finché non avremo raggiunto un grado di competenza tecnica e artistica tali, da permetterci di andare controcorrente, alla ricerca di forme personali e innovative.



REGOLE D’IMPOSTAZIONE
Base del tronco (Nebari): nello stile Moyogi, la base del tronco deve essere il più allargata possibile; l’ideale sarebbe con le radici a raggiera.
Tronco: il tronco è conico, sinuoso, con quattro-cinque curvature.
Primo ramo:in genere è il ramo più importante, ha un diametro che corrisponde ad 1/4 di quello del tronco, nasce all’esterno della prima o seconda curvatura (indifferentemente, a destra o a sinistra) ad 1/3 dell’altezza totale del bonsai. Come tutti gli altri rami (primari, secondari e terziari) conserva la sinuosità del tronco, anche se in misura meno accentuata.
Secondo ramo: nasce in posizione opposta al primo, rispetto al quale è leggermente più piccolo, e deve avere una funzione di bilanciamento.

Ramo frontale:
nasce nella metà superiore del tronco, è corto, piccolo di diametro e deve creare un “effetto velatura”, senza nascondere troppo il tronco.
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Ramo posteriore: piccolo nel diametro ma decisamente lungo, per dare profondità al bonsai, deve essere anche molto folto in modo da riempire lo sfondo del bonsai.
Apice
: è arrotondato e piegato in avanti, come ad inchinarsi all’osservatore.

Quelli descritti sono i rami principali, naturalmente potremmo avere altre branche tra questi, l’importante è che tra un ramo e l’altro ci sia sempre un po’ di spazio; la chioma deve formare il classico triangolo scaleno (con gli angoli di base non allineati); i rami partono dal tronco andando verso l’alto per poi ripiegare verso il basso, ritornando verso l’alto nella parte finale; non ci sono mai rami contrapposti ma, ogni ramo parte da un livello diverso.
Infine, vanno ricordati i due canoni essenziali, Asimmetria e Conicità; queste proprietà vanno rispettate in tutte le fasi di formazione: dal tronco, ai rami, fino alla totalità del bonsai che alla fine deve risultare una figura conica e asimmetrica.