La semina

La semina e' il sistema migliore per ottenere dei bonsai veramente "su misura", della forma e dello stile che piu' ci soddisfa; dobbiamo, pero', armarci di pazienza e seguire scrupolosamente alcune regole fondamentali poiche', seminare un albero non e' come seminare un pomodoro!

I semi delle specie arboree, rispetto a quelli di fiori e ortaggi, hanno maggiori difficolta' di germinazione a causa del tugmento esterno duro e impermeabile, oppure per fenomeni di dormienza dell'embrione. Il tempo di germinazione, che nei semi di fiori e ortaggi e' di qualche giorno, varia da trenta giorni a diversi mesi (a volte i semi degli alberi
possono "dormire" anche due anni).
QUANDO SEMINARE:
la semina puo' essere autunnale (ottobre/dicembre), o primaverile (febbraio/aprile).

IL SUBSTRATO: il terriccio per la semina deve possedere una granulometria molto fine, senza polvere, permeabile e soffice (un ingrediente fondamentale, che dovrà essere presente almeno per il 30% è la sabbia di fiume).

IL CONTENITORE: il contenitore ideale e' costituito da una cassetta chiusa su tutti i lati e coperta da una lastra trasparente.

PREPARAZIONE DEI SEMI:

A) Immersione in acqua:
è buona norma, prima della semina, immergere i semi in acqua per ammorbidire il tugmento, facilitando così la germinazione. Per aumentare ulteriormente la germinabilità dei semi, si rende utile aggiungere all’acqua un prodotto stimolante a base di vitamina B (SPRINTENE).

B) Stratificazione: come già indicato, i semi delle specie arboree, oltre al tugmento duro ed impermeabile, presentano il fenomeno della “dormienza”, che ne impedisce la pronta germinazione. Per superare questo stato, è necessario effettuare la “stratificazione”. L’operazione consiste nel mescolare il seme in un substrato umido composto da sabbia e torba in parti uguali, oppure tra leggeri tessuti inumiditi, ovatta bagnata ecc. La durata della stratificazione varia da 1 a 6 mesi e la temperatura deve mantenersi attorno ai 4 °C. Nelle regioni con inverni rigidi il fabbisogno di freddo può essere soddisfatto ponendo le cassette contenenti i semi all’aperto al di sotto di tettoie, altrimenti si collocano i semi avvolti in stoffa, o ovatta, in frigorifero. Durante il periodo di stratificazione i semi vanno controllati settimanalmente, sia per verificare il grado di umidità (assolutamente non si debbono asciugare) sia per evitare che la germinazione avvenga prematuramente: se i semi iniziano a gonfiarsi, vanno subito estratti e interrati nel substrato di semina.

LA SEMINA
1) Posizionare
il contenitore per la semina all'esterno, in piena luce ma non al sole diretto.

2) Inserire i semi nel substrato e coprirli con uno strato di terriccio di spessore uguale al seme stesso, quindi pressare delicatamente per accostare la terra al seme (per le specie a seme molto piccolo pressare senza coprire).

3) Annaffiare delicatamente con un innaffiatoio a doccia e coprire la cassetta con una lastra trasparente (vetro, plexiglass, ecc.) Nei giorni seguenti controllare lo stato di umidità ed annaffiare evitando ristagni d'acqua, che porterebbero in breve tempo alla marcescenza dei semi (il terreno deve essere umido e non zuppo).

4) Sollevare la lastra trasparente alla comparsa dei germogli completi di cotiledoni (le prime due foglioline), e toglierla definitivamente quando alle piantine spunteranno le foglie adulte.

5) Trapiantare quando le piante avranno emesso almeno quattro o cinque foglie (dopo l'operazione annaffiare con lo stimolante usato nella preparazione del seme)

6) Concimare dopo venti giorni dal trapianto, con dosi dimezzate rispetto a quelle indicate sull'etichetta del concime.

L'anno successivo si potra' iniziare ad applicare le normali tecniche di coltivazione: potatura, applicazione del filo ecc.

 F. R.