DESCRIZIONE
Il Biancospino è un alberello di origine euroasiatica, diffuso da 0 a 1.500 mt. di altitudine. Può crescere fino a 10 mt. ma in genere ha un portamento arbustivo che non supera i 5 mt. Vive fino a 500 anni e ha un legno particolarmente duro.
Il suo nome, Crataegus, significa "forza" (Kratos) e monogyna (mònos gynè) sta a significare che ha un solo pistillo, l'organo riproduttivo femminile.
E' un bonsai facile da coltivare e grazioso nella sua fioritura profumata, che può essere bianca o rosa; inoltre, dopo i fiori appaiono delle sgargianti bacche rosse, le quali rimangono sulla pianta per diversi mesi. Le foglie sono dentellate, di colore verde-argenteo e cadono in autunno per riapparire in primavera. Non teme il freddo e sopporta molto bene il caldo; perciò non ha particolari problemi di manutenzione.
ESPOSIZIONE
In primavera, quando iniziano a spuntare le nuove foglioline, il Biancospino va collocato in pieno sole, questo permette di ottenere una abbondante fioritura; in proposito, occorre ricordare di non cimare i nuovi rami sporgenti prima del mese di giugno, altrimenti il bonsai non fiorisce.
In estate, questa essenza sopporta bene i raggi solari ma, per non far surriscaldare le radici, è conveniente riparare il vaso dal sole, oppure si può esporre in una posizione nella quale prenda il sole per tutta la mattinata e rimanga in ombra nel pomeriggio.
In autunno, quando la temperatura diventa più dolce, si può tenere il bonsai al sole, tutto il giorno.
In inverno, non ci sono particolari problemi col freddo; quindi, si può collocare all’aperto, in pieno sole.
ANNAFFIATURA
Nel periodo vegetativo il Biancospino richiede una irrigazione costante, quindi, appena il terreno si presenta asciutto, occorre annaffiare senza indugio. L’irrigazione va effettuata ogni 2-3 giorni in primavera, mentre d’estate anche tutti i giorni; il substrato va bagnato due volte, a distanza di qualche minuto, in modo da essere certi che l’acqua venga ben assorbita.
POTATURA
Dal mese di dicembre, quando sono cadute tutte le foglie, si può effettuare la potatura di formazione, utilizzando la tronchese concava; in questo periodo, l’assenza dell’apparato fogliare permette di osservare bene la struttura del bonsai, consentendo una scelta accurata dei rami da eliminare. In ogni caso, ricordarsi di medicare i tagli con il mastice, o con la pasta cicatrizzante.
PINZATURA
Per ottenere una chioma uniforme e ordinata, nel mese di giugno, dopo la fioritura, si effettua l’accorciamento dei germogli che si sono allungati oltre la sagoma originale, l'operazione si effettua con la forbice lunga, tagliandoli dopo la prima-seconda foglia. Fare attenzione ai "succhioni" che germogliano alla base e lungo il tronco; questi virgulti, se non vengono eliminati subito, crescono molto velocemente sottraendo il nutrimento al bonsai.
DEFOGLIAZIONE
Su questa essenza non si esegue una vera defogliazione, però, avendo un apparato fogliare delicato, in estate ci si può trovar di fronte ad un bonsai dall’aspetto particolarmente "vissuto" con foglie rovinate dal sole e dal vento, quindi, in luglio, utilizzando il defogliatore, si possono eliminare le foglie più compromesse, stimolando il bonsai ad emettere nuove foglioline.
RINVASO
Come per la potatura, il rinvaso può essere effettuato dal momento che sono cadute tutte le foglie fino all'inizio della primavera; in ogni caso, prima di procedere con l’operazione, bisogna togliere il bonsai dal vaso e controllare se ce n’è veramente bisogno. Una volta stabilito che è necessario rinvasare, avendo riscontrato che il pane di terra è completamente ricoperto dalle radici, con l'aiuto del rastrellino lo si riduce della metà. Utilizzando la forbice per radici, si eliminano decisamente le radici grosse, mentre le radichette capillari vanno accorciate, ma non eliminate completamente.
Il terriccio deve avere un buon drenaggio e deve essere ricco di sostanza organica (tipo terriccio pronto). La terra Akadama assoluta non è consigliabile poiché, in estate, si rischierebbe il "colpo di secco".
Il vaso, come per i bonsai da frutto, deve essere profondo e abbondante.
Ricordarsi di rinvasare solo piante in buona salute e, se l’inverno è particolarmente rigido, proteggere dal gelo sotto una tettoia i bonsai appena rinvasati .
CONCIMAZIONE
Per ottenere una buona produzione di fiori, il Biancospino deve essere alimentato abbondantemente, a marzo-aprile, dopo la fioritura e a fine agosto, utilizzando un fertilizzante ricco di fosforo.
APPLICAZIONE FILO
L’avvolgimento con il filo di alluminio ramato si effettua nella buona stagione, annaffiando il bonsai prima di "lavorarlo"; questo permette di piegare meglio i rami, senza timore di romperli.
La corteccia di questo bonsai è molto delicata, perciò, il filo avvolto sui rami va controllato spesso (in primavera, anche una volta a settimana) per verificare che non incida la corteccia.
DIFESA DAI PARASSITI
Il Biancospino, come accade per le piante da frutto, è un bonsai particolarmente "amato" dai parassiti, sia animali, sia vegetali. I più assidui frequentatori delle sue foglie sono: afidi, e "mal bianco" (Oidio). Per difendere il bonsai da questi sgraditi ospiti, è opportuno eseguire, per tutta la bella stagione, a cadenza quindicinale, dei trattamenti preventivi, con un insetticida e un funghicida.
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