DESCRIZIONE
Il Ciliegio è un albero veramente affascinante, tanto che nel mese di aprile in Giappone si celebra la festa dell'hanami (guardare i fiori) nella quale si verificano delle vere e proprie migrazioni, con milioni di giapponesi, verso le località più famose del paese, per ammirare la fioritura di questi meravigliosi alberi. La loro splendida fioritura simboleggia le qualità del samurai: purezza, lealtà e coraggio.
Le varietà presenti in natura sono moltissime, ma per la coltivazione a bonsai vengono utilizzate solo quelle a frutto piccolo, proporzionato alla grandezza del bonsai stesso, oppure le specie che non fruttificano ma producono fiori di particolare bellezza.
La coltivazione di questo bonsai è relativamente facile, paragonabile ad altre piante da frutto come il Melo e l’Albicocco.
ESPOSIZIONE
In primavera, dopo la fioritura, quando iniziano a spuntare le nuove foglioline, il Ciliegio va collocato in pieno sole, questo permette di ottenere foglie piccole e dal colore acceso, insieme a una copiosa fioritura e conseguente fruttificazione.
In estate, questa essenza non ama il caldo, perciò, bisogna ripararla dai raggi solari sistemandola in un luogo ombreggiato e ventilato.
In autunno, quando la temperatura diventa più dolce, si può rimettere il bonsai al sole.
In inverno, questo albero non ha particolari problemi col freddo; quindi, nelle regioni del centro-sud, si può tenere all’aperto, in pieno sole; nelle regioni del nord è conveniente collocarlo in un luogo riparato, ma sempre all'esterno, per preservare le radici dal gelo.
ANNAFFIATURA
Il bonsai di Ciliegio non sopporta l'eccessiva umidità, quindi, prima di annaffiarlo occorre accertarsi che il terreno sia veramente asciutto. L’irrigazione va effettuata con un annaffiatoio a fori sottili, bagnando il terreno due volte, a distanza di qualche minuto, in modo da essere certi che l’acqua venga ben assorbita. Da ricordare che, una irrigazione eccessiva durante la fioritura può causare la caduta prematura dei fiori.
.
POTATURA
Dal mese di dicembre, quando sono cadute tutte le foglie, si può effettuare la potatura di formazione, utilizzando la tronchese concava; in questo periodo, l’assenza dell’apparato fogliare permette di osservare bene la struttura del bonsai, consentendo una scelta accurata dei rami da eliminare. Naturalmente, una drastica potatura invernale causa anche l’eliminazione di tante gemme fiorifere, quindi, se si vuol godere di tutto lo splendore della fioritura, si può potare in febbraio-marzo, dopo la caduta dei fiori. In ogni caso, ricordarsi di medicare i tagli con il mastice, o con la pasta cicatrizzante.
PINZATURA
Per ottenere una chioma uniforme e ordinata, nel mese di maggio si effettua l’accorciamento dei germogli che si sono allungati oltre la sagoma originale, l'operazione si effettua con la forbice lunga, tagliandoli dopo la seconda-terza foglia partendo dalla base. Fare attenzione ai "succhioni" che germogliano alla base del tronco; questi virgulti, se non vengono eliminati subito, crescono molto velocemente, sottraendo il nutrimento al bonsai e diventando più grossi dei rami principali.
DEFOGLIAZIONE
Su questa essenza non si esegue una vera defogliazione, però, avendo un apparato fogliare molto delicato, in estate ci si può trovar di fronte ad un bonsai dall’aspetto particolarmente "vissuto" con foglie rovinate dal sole o dalla "ruggine", quindi, nel mese di luglio, con il defogliatore, si possono eliminare le foglie più compromesse, stimolando il bonsai ad emettere nuove foglioline.
RINVASO
Come per la potatura, il rinvaso può essere effettuato dal momento che sono cadute tutte le foglie (dicembre) oppure, per garantirsi la fioritura, in primavera, dopo la caduta dei fiori; in ogni caso, prima di procedere con l’operazione, bisogna togliere il bonsai dal vaso e controllare se ce n’è veramente bisogno. Una volta stabilito che è necessario rinvasare, avendo riscontrato che il pane di terra è completamente ricoperto dalle radici, con l'aiuto del rastrellino, lo si riduce di 1/3 lasciandolo integro per i restanti 2/3. Utilizzando la forbice per radici, si eliminano decisamente le radici grosse, mentre le radichette capillari vanno salvate, accorciandole, ma non eliminandole completamente.
Il terriccio deve avere un buon drenaggio e deve essere ricco di sostanza organica (tipo terriccio pronto).
Il vaso, come per tutti i bonsai da frutto, deve essere profondo e abbondante.
Ricordarsi di rinvasare solo piante in buona salute e, se l’inverno è particolarmente rigido, tenere al riparo dal gelo i bonsai appena rinvasati.
CONCIMAZIONE
Per ottenere una buona produzione di frutti, che peraltro non cadano prematuramente, il Ciliegio deve essere alimentato abbondantemente, dalla fine della fioritura all’estate, utilizzando fertilizzanti a lenta cessione (tipo Biogold o Aburukasu)
In autunno, conviene somministrare un concime con un’alta percentuale di fosforo e di potassio (es. Polvere Solubile NPK 14-20-26) per irrobustire i tessuti vegetali e preparare le gemme "fiore" per l’anno successivo.
APPLICAZIONE FILO
L’avvolgimento con il filo di alluminio ramato si effettua nella buona stagione, annaffiando il bonsai prima di "lavorarlo"; questo permette di piegare meglio i rami, senza timore di romperli.
DIFESA DAI PARASSITI
Il Ciliegio è un bonsai particolarmente "amato" dai parassiti, sia animali, sia vegetali. I più assidui frequentatori delle sue foglie sono: Afidi e Cocciniglia. Per difendere il bonsai da questi sgraditi ospiti, è opportuno eseguire, per tutta la bella stagione, a cadenza quindicinale, dei trattamenti preventivi, con un insetticida polivalente.
Scopri tutti i bonsai di Ciliegio disponibili oggi.