BONSAI MELO

 
Fiori di Melo
Di Andrea Lotito (RM)

 

DESCRIZIONE
L’emozione che si prova al cospetto della sua splendida fioritura e lo stupore che provoca la visione dei suoi graziosi frutti, fanno di questa pianta un caso unico nel panorama bonsaistico. Nessuna pianta, infatti, può vantare le doti del Melo: fioritura precoce e profumata, frutti commestibili che rimangono attaccati al ramo per molti mesi, grande resistenza agli attacchi dei parassiti, sia animali, sia vegetali; inoltre, nonostante l’aspetto delicato, il Melo è un’essenza rustica e di facile coltivazione, anche per i bonsaisti meno esperti.
Nella coltivazione a bonsai si trovano diverse specie: il Melo Halliana, con fiori bianchi o rossi, sicuramente il più diffuso; il Melo Everest, con fiori bianchi, praticamente identico ma privo del caratteristico innesto presente nella maggior parte delle piante da frutto, in quale a volte può essere antiestetico; infine, il Melo Micromalus, il quale produce frutti molto piccoli e graziosi. In ogni caso, tutte le specie garantiscono una ricca fioritura e produzione di frutti.


ESPOSIZIONE
In primavera
, periodo in cui spuntano i fiori e le nuove foglie, è conveniente tenere i Meli in pieno sole: un’adeguata illuminazione permette al bonsai di vegetare con vigore, producendo rami robusti, foglie piccole e fiori profumati.
In estate, invece, come per la totalità dei bonsai, i Meli vanno collocati all’ombra. Anche se questa essenza è molto resistente al caldo, va ricordato che ciò non è vero per le radici, quindi, se non si dispone di ambiente ombreggiato bisogna almeno coprire i vasi in modo che l’apparato radicale non subisca pericolosi sbalzi di temperatura.
In autunno, ci si può regolare come in primavera, esponendo il bonsai in pieno sole così da permettergli di vivere in salute la “seconda primavera”.
In inverno, i Meli possono essere tenuti tranquillamente all’esterno, magari proteggendo il vaso dalle gelate, poiché come già detto, la radice è la parte più sensibile agli sbalzi di temperatura.

ANNAFFIATURA

L’annaffiatura del Melo non presenta particolari accortezze: il terriccio va irrigato abbondantemente, con un annaffiatoio provvisto di soffione a fori sottili, quando si presenta asciutto, ripetendo l’operazione due o tre volte a distanza di qualche minuto per fare in modo che il substrato assorba completamente l’acqua versata.
Durante la fioritura bisogna far attenzione a non esagerare con le annaffiature: un eccesso d’acqua farebbe cadere prematuramente i fiori con una conseguente grave diminuzione della produzione di frutti. In estate, è utile sistemare il bonsai in un sottovaso riempito di ghiaia mantenuta umida; questa sistemazione, oltre a mantenere un microclima più idoneo al bonsai, si rivela utile anche per scongiurare le infestazioni di Ragno Rosso.


Potatura e Rinvaso

Volendo, queste due importanti operazioni possono essere effettuate durante l’inverno (come per la maggior parte dei bonsai) ma in questo periodo si va incontro a due problematiche da non sottovalutare: le gemme “a fiore” in genere sono presenti nella parte apicale dei rami, perciò, potando il bonsai in inverno, quando le gemme sono già formate, si rischia di eliminare gran parte dei fiori che sboccerebbero nella primavera successiva; inoltre, la potatura delle radici, indispensabile per effettuare un rinvaso a regola d’arte, rischierebbe di provocare la caduta delle gemme “a fiore” e il conseguente sviluppo di gemme “a legno”. Perciò, l’inverno resta un buon periodo solo nel caso si debba effettuare una prima, importante, impostazione e relativo rinvaso del bonsai, calcolando il rischio di perdere la successiva fioritura. Quando invece si procede al classico rinvaso e potatura “di manutenzione”, che nel caso del Melo si effettua ad anni alterni (a meno ché non si tratti di un esemplare vecchio, che va rinvasato ogni 4-5 anni) il periodo migliore è subito dopo la fioritura, quando sono caduti quasi tutti i fiori e iniziano ad aprirsi le gemme “a legno”. L’apparato radicale deve essere ridotto di 1/3; lasciando integro il pane radicale vicino al tronco. Il substrato deve avere un buon drenaggio, ma non deve asciugare troppo velocemente, perciò, non è opportuno usare Akadama assoluta, bensì, un terriccio contenente sostanza organica (tipo Terriccio Pronto). Il vaso può essere ovale o rettangolare, in gres smaltato.

Pinzatura

Per ottenere una crescita più equilibrata, in estate si accorciano i nuovi germogli che, nel caso del melo sono molto vigorosi. L’operazione si effettua con la forbice lunga sui nuovi rami con 6-7 internodi, accorciandoli dopo il primo o secondo. Un’altra operazione importante è la selezione dei frutti: si effettua eliminando quei frutticini che non servono ai fini estetici e crescendo sottrarrebbero energia al bonsai.

Defogliazione

In maggio-giugno si può effettuare la defogliazione, tecnica utile per ridurre la grandezza delle foglie. L’operazione si effettua con lo speciale defogliatore eliminando tutte le foglie del Bonsai, lasciando solo il picciolo attaccato al ramo. Dopo pochi giorni, la pianta produce nuove foglioline, più piccole delle precedenti, che rendono il bonsai proporzionato e armonioso. La defogliazione è una tecnica che necessita di molta energia, quindi, ricordarsi di effettuarla esclusivamente su piante in perfetto stato di salute, poiché un bonsai sofferente potrebbe non riuscire a riprendere la vegetazione. Per maggior sicurezza, si può effettuare la defogliazione nella metà inferiore della chioma, dopo circa dieci giorni, quando si vedono spuntare le prime foglioline, si completa l’operazione nella parte superiore.

Concimazione
Le concimazioni devono essere costanti per tutto il periodo vegetativo (marzo-giugno e metà agosto-metà ottobre). Fare attenzione a non esagerare con le dosi e usare preferibilmente fertilizzanti a lenta cessione, con una buona percentuale di fosforo (tipo Biogold, Aburukasu, ecc.)

Applicazione filo
Il filo di alluminio può segnare facilmente la tenera corteccia del Melo, quindi, si consiglia di fasciare i rami con la rafia prima di procedere all’avvolgimento. L'operazione si effettua da maggio a luglio, piegando in basso i nuovi rami per rallentarne la crescita e favorirne la ramificazione. Ricordarsi di avvolgere il filo con una angolazione di 45° (se le spire sono troppo ravvicinate, il filo non tiene) partire avvolgendo i rami più grossi e arrivando ai più sottili. Inoltre, avendo il Melo dei rami molto elastici, che si piegano facilmente, ma altrettanto facilmente tornano nella posizione originaria, va ricordato che per ottenere una curvatura definitiva il filo deve rimanere sui rami per diversi mesi.

Difesa dai parassiti
Come tutte le piante da frutto, il Melo può andare incontro a diverse patologie : Afidi Ragno Rosso e Cocciniglia, ecc. Una difesa efficace è rappresentata da trattamenti preventivi effettuati a cadenza quindicinale, con un insetticida a largo spettro.

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