DESCRIZIONE
Il Mirto è un bonsai che regala tante soddisfazioni, sia nell'estetica sia nella coltivazione. Grazie alle sue foglie piccolissime, nonché aromatiche, possiede sempre una grande armonia estetica; inoltre, i fiorellini bianchi profumati che spuntano in primavera e le bacche blu che seguono in autunno, formano un ciclo virtuoso in continuo cambiamento.
Le specie più utilizzate nella tecnica bonsai sono due: il Mirto comune, originario della macchia mediterranea e il Mirto Cinese (Sizygium) proveniente dalla fascia tropicale che va dall'Africa all'Australia. A prima vista non è facile distinguere l'uno dall'altro, ma osservando con attenzione si può notare la colorazione che li differenzia: infatti, il Sizygium presenta delle sfumature rosse, sia sul tronco sia sulle foglie.
ESPOSIZIONE
In primavera, come per tutti i bonsai, è conveniente tenere il Mirto in pieno sole: per stimolare la fioritura e per avere una vegetazione più compatta.
In estate, anche se questa essenza è amante del sole, va ricordato che ciò non vale per le radici, le quali in natura affondano negli strati più freschi del terreno; perciò, è opportuno tenere il vaso ombreggiato.
Altrimenti, si può tenere il bonsai in una posizione dove prenda il sole al mattino, per rimanere ombreggiato il pomeriggio.
In autunno, ci si può regolare come in primavera, esponendo il bonsai in pieno sole, per avere foglie e frutti dai colori più intensi.
In inverno, nelle regioni del centro-sud, il Mirto può essere tenuto tranquillamente all’aperto senza particolari precauzioni. Nelle regioni con clima rigido, è consigliabile riparare, soprattutto il Mirto cinese, sotto una tettoia.
ANNAFFIATURA
L’annaffiatura del Mirto si effettua irrigando il terriccio abbondantemente, ma solo quando si presenta asciutto, ripetendo l’operazione due volte a distanza di qualche minuto per fare in modo che il substrato assorba completamente l’acqua versata.
Durante la fioritura bisogna far attenzione a non esagerare con le annaffiature: un eccesso d’acqua farebbe cadere prematuramente i fiori con una conseguente diminuzione della produzione di bacche.
RINVASO
Questo bonsai ha una crescita particolarmente vigorosa, quindi, potrebbe essere necessario rinvasarlo tutti gli anni. In ogni caso, prima di farlo, occorre far asciugare bene il terreno e sfilare la pianta dal vaso; a questo punto, se le radici sono talmente sviluppate da non permettere di vedere il terreno, si procede al rinvaso, altrimenti, si rimette il bonsai nel contenitore e si rimanda all’anno successivo. Il periodo migliore per il rinvaso va da dicembre a marzo. L’apparato radicale deve essere ridotto di 1/3 lasciando integri i restanti 2/3 del pane radicale.
Il substrato deve avere un buon drenaggio, perciò, si può utilizzare la terra Akadama, oppure, un terriccio contenente sostanza organica (tipo Terriccio Pronto) che richiederà minori annaffiature d’estate.
POTATURA
La potatura di formazione si effettua durante il periodo di riposo vegetativo invernale (da dicembre a marzo). I tagli più grossi di 2-3 mm. si eseguono con la Tronchese Concava e vanno medicati con la Pasta Cicatrizzante.
Per il taglio dei rametti più piccoli non ci sono particolari accortezze da rispettare
In primavera, è meglio evitare la cimatura dei germogli, poiché il bonsai fiorisce sui nuovi getti, perciò conviene soprassedere ed effettuarla dopo la fioritura.
DEFOGLIAZIONE
Questa essenza produce foglie piccolissime, perciò non è assolutamente necessario effettuare questa operazione, finalizzata al rimpicciolimento delle foglie.
CONCIMAZIONE
Le concimazioni devono essere costanti per tutto il periodo vegetativo (marzo-giugno e metà agosto-metà ottobre). Fare attenzione a non esagerare con le dosi e ad evitare di concimare quando è un fioritura.
Per una corretta alimentazione, usare preferibilmente fertilizzanti a lenta cessione, con una buona percentuale di fosforo (tipo Biogold, Aburukasu, ecc.). Volendo effettuare la fertirrigazione, è consigliabile utilizzare la Polvere Solubile che, essendo ricca di fosforo, stimola la fioritura.
APPLICAZIONE FILO
Il filo di alluminio può segnare facilmente la corteccia del Mirto, quindi bisogna controllare il filo ogni quindici giorni ed eventualmente toglierlo. Il momento migliore per avvolgere i rami è l’estate (giugno-luglio) quando lo sviluppo vegetativo è rallentato; inoltre, per evitare la rottura dei rami stessi, è conveniente annaffiare il bonsai qualche ora prima dell’avvolgimento.
DIFESA DAI PARASSITI
Il mirto non è molto soggetto ai parassiti, ma in caso di infestazioni si può utilizzare un insetticida polivalente, contro Afidi e Cocciniglia.