BONSAI PEPE

Questo alberello, dall'aspetto allegro ed elegante, ha conquistato in pochi anni un posto di primo piano in tutte le collezioni, diventando uno dei bonsai più utilizzati e più amati dai bonsaisti.
I motivi di tanto successo, oltre all’aspetto veramente accattivante, si possono spiegare con: la possibilità di vivere sia in casa, sia all’aperto, il portamento elegante e proporzionato, l’estrema facilità di coltivazione e la grande resistenza agli attacchi dei parassiti, sia animali, sia vegetali.
Le foglie, che sprigionano un gradevolissimo profumo appena vengono sfiorate, sono piccolissime e lucide, conferendo al bonsai un fascino particolare ed una perfetta proporzione di forme. Inoltre, la corteccia rugosa lo invecchia al punto che, anche un giovane bonsai, appare come un vetusto esemplare di molti anni. Va anche detto, a onor del vero, che questo bonsai produce dei graziosi fiorellini gialli, ma nel nostro paese non si è mai vista una pianta di Pepe con i frutti.

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ESPOSIZIONE ALL'ESTERNO
In primavera, periodo in cui spuntano le nuove foglie, è conveniente tenere il Pepe in pieno sole: un’adeguata illuminazione permette al bonsai di vegetare con vigore, producendo una vegetazione compatta ed  uniforme.
In estate, invece, come per la totalità dei bonsai,  và collocato all’ombra. Anche se questa essenza è molto resistente al caldo, va ricordato che lo stesso non si può dire delle radici, quindi, se non si dispone di ambiente ombreggiato occorre almeno coprire i vasi per non far surriscaldare l’apparato radicale.
In autunno, ci si può regolare come in primavera esponendo il bonsai in pieno sole, così da permettergli di vivere in salute il periodo vegetativo, che nelle regioni del centro-sud si protrae da settembre a novembre.
In inverno, “da Roma in giù” se si dispone di un terrazzo riparato dalla tramontana, il Pepe può essere tenuto all’esterno. Nelle regioni più a nord, conviene proteggere meglio questa essenza, in serra fredda o addirittura in casa.

 

ESPOSIZIONE IN CASA
Quando viene tenuto in casa, il Pepe va accudito con maggior attenzione. Innanzitutto, non va dimenticato che la luce è un elemento indispensabile per la  vita di tutte le piante, quindi anche se l’appartamento è luminoso, il bonsai va posizionato davanti ad una finestra.
Un sottovaso riempito di ghiaia bagnata  contribuisce a mantenere la giusta umidità alla pianta, sia d’estate, quando fa caldo, sia d’inverno, quando i termosifoni accesi seccano l’aria. Questa sistemazione, oltre a mantenere un microclima più idoneo al bonsai, si rivela utile anche per scongiurare le infestazioni di ragno rosso.

 

ANNAFFIATURA
Nonostante il suo aspetto da pianta tropicale, questo bonsai necessita di molta acqua per vegetare in salute, perciò è importante controllare, anche tutti i giorni, se ha bisogno di essere annaffiato. Con l'ausilio di un annaffiatoio provvisto di soffione a fori sottili, il substrato va irrigato abbondantemente quando si presenta quasi asciutto, ripetendo l’operazione due o tre volte a distanza di qualche minuto, per fare in modo che il terriccio assorba completamente l’acqua versata. In estate, anche all’esterno, è utile sistemare il bonsai in un sottovaso riempito di ghiaia mantenuta umida, per allungare l’intervallo tra una irrigazione e l’altra.

 

POTATURA
Come per la maggior parte dei bonsai, il periodo migliore per effettuare la potatura è l’inverno: in questa stagione, infatti, la stasi vegetativa evita pericolose perdite di linfa dai tagli effettuati.
La potatura si effettua con la tronchese concava e la scelta delle branche da accorciare o da eliminare dipende dallo stile del bonsai; in ogni caso vanno eliminati i rami che sviluppano in senso verticale, quelli che si incrociano, o che crescono verso l’interno e quelli che nascono sotto la base di un’altro ramo; inoltre,in presenza di rami contrapposti o paralleli, uno dei due va tagliato. Dopo aver effettuato la potatura, ricordarsi di medicare i tagli più grandi di 5 mm. con la pasta cicatrizzante.

 

PINZATURA
Essendo una specie particolarmente vigorosa, lo sviluppo di nuovi germogli è praticamente continuo durante tutto l’anno, perciò, bisogna ricorrere più volte alla tecnica della pinzatura, effettuata con la forbice lunga, allo scopo di mantenere la silhouette del bonsai.
Naturalmente, per non indebolire la pianta, questa operazione va effettuata non più di una volta ogni 3-4 mesi, ricordando che, avendo le foglie composite (11-13 foglioline su di un solo stelo) queste andranno tagliate alla base.

 

DEFOGLIAZIONE
Questa tecnica, usata per ridurre la grandezza delle foglie, non è assolutamente necessaria per questo bonsai, il quale, anche in condizioni di scarsa luminosità produce sempre foglie molto piccole.

 

RINVASO
Nelle regioni a clima temperato o caldo, il periodo migliore per il rinvaso và da novembre a marzo; mentre, nelle regioni più fredde, è consigliabile effettuare questa operazione in marzo aprile . La frequenza varia a seconda del vigore dell’esemplare in oggetto, perciò, le piante giovani vanno rinvasate ogni 1-2 anni, mentre le piante più vecchie ogni 3-4 anni; in ogni caso, per decidere se è necessario rinvasare, si estrae il bonsai dal vaso (quando il terriccio è asciutto) e si controlla lo stato delle radici.
Nel rinvaso di questa essenza, l’apparato radicale deve essere ridotto di 1/3, avendo l’accortezza di lasciare integro il pane di terra per i 2/3. Trattandosi di un bonsai ad “alto consumo idrico”, il substrato deve avere un buon drenaggio ma, nello stesso tempo deve mantenere l’umidità, perciò, invece della  terra Akadama è opportuno utilizzare un terriccio contenente sostanza organica (tipo Terriccio Pronto) che richiederà minori annaffiature d’estate.
Ricordarsi di rinvasare solo piante in buona salute e, se l’inverno è particolarmente rigido, proteggere dal gelo i bonsai appena rinvasati.

 

CONCIMAZIONE
Le concimazioni devono essere costanti per tutto il periodo vegetativo (marzo-giugno e metà agosto-metà ottobre). Fare attenzione a non esagerare con le dosi e usare preferibilmente fertilizzanti a lenta cessione (tipo Biogold, Hanagokoro, ecc.)

 

APPLICAZIONE FILO
Quando si applica il filo in alluminio per orientare i rami, bisogna ricordare di non stringerlo troppo, altrimenti la corteccia potrebbe rimanere segnata, tanto più che su questa essenza il filo va lasciato per almeno 4-5 mesi.
Il filo si può applicare tutto l’anno, anche se il periodo migliore è quello primaverile, stagione nella quale il legno è più forte. Quando si decide di applicare il filo, è consigliabile non annaffiare il bonsai il giorno precedente, in modo da avere rami più flessibili.

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DIFESA DAI PARASSITI
Nella difesa dai parassiti ci si dovrà preoccupare dei tipici nemici di questo bonsai: gli afidi, i ragnetti rossi e la cocciniglia. Gli afidi sono facilmente individuabili per il loro aspetto di “pallini neri”; mentre gli acari, invisibili ad occhio nudo, tradiscono la loro presenza facendo ingiallire e cadere le foglie; infine, la cocciniglia si riconosce dalla presenza di "piccoli batuffoli di ovatta". Una difesa efficace da questi parassiti è rappresentata da trattamenti preventivi effettuati a cadenza quindicinale, con un insetticida polivalente.

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