BONSAI PIRACANTA

DESCRIZIONE
La "Spina di Fuoco": questo è il significato del nome Piracanta (dal greco: pyr = fuoco - acanthos = spina). L’appellativo nasce dalle caratteristiche peculiari di questa pianta: presenza di spine acuminate e frutti rosso fuoco, i quali "incendiano" il giardino con il loro colore acceso.
Si, frutti, non bacche: infatti questa essenza appartiene alla famiglia delle rosacee (la stessa del Melo) perciò, le centinaia di "pallline colorate", che appaiono dopo la l’abbondante fioritura bianca, non sono altro che delle piccolissime mele commestibili, le quali fino al secolo scorso venivano utilizzate per la preparazione di confetture.
Nella tecnica bonsai, questa essenza sempreverde merita l’attenzione soprattutto da parte del principiante, il quale trova in questo bonsai un soggetto molto paziente, in grado di sopportare con disinvoltura gli errori e gli azzardi, tipici di chi si è avvicinato da poco all’"arte che vive". Infatti, la Piracanta ha una vigoria portentosa, con la quale riesce a riprendersi anche dopo una potatura fuori stagione, un colpo di secco o un rinvaso "da cani".
In sintesi, un bonsai facile, scenografico e generoso nella crescita, oltre che nella fioritura e nella fruttificazione.

ESPOSIZIONE
In primavera, è conveniente che sia collocato in pieno sole; questa esposizione, oltre a far sviluppare in salute il bonsai, stimola un’abbondante fioritura e, di conseguenza, una altrettanto copiosa produzione di frutti.
In estate, si può collocare il bonsai in una posizione dove rimanga esposto al sole di mattina e ombreggiato nel corso del pomeriggio.
In autunno, ci si può regolare come in primavera, mantenendo il bonsai in pieno sole. Una esposizione ben illuminata, permette al bonsai di vegetare ancora e di arrivare all’inverno in condizioni ottimali.
In inverno, lo si può tenere tranquillamente all’esterno, senza nessun timore per il freddo, al quale questo bonsai è ben preparato. Soltanto nelle regioni del nord, con temperature che scendono di frequente sottozero, sarà opportuno riparare le radici, coprendo il vaso con del polistirolo.

ANNAFFIATURA
Le irrigazioni vanno eseguite regolarmente, quando il terreno si presenta asciutto; bisogna annaffiare bene, bagnandolo 2 volte a distanza di qualche minuto, in modo da essere certi che l’acqua venga assorbita da tutto il substrato.
Trattandosi di una essenza sempreverde, anche d’inverno occorre annaffiare con regolarità, naturalmente allungando gli intervalli tra le irrigazioni e, soprattutto, annaffiando al mattino, per evitare che eventuali gelate notturne trovino il terreno intriso d’acqua.

POTATURA
La potatura di formazione si effettua in inverno, da dicembre a marzo, eliminando tutto quello che non serve alla realizzazione dello stile desiderato. Le regole sulla potatura possono variare a seconda dello stile: con una "scopa rovesciata", infatti, occorre potare la chioma come fosse una siepe, senza considerare da dove spuntano e dove si dirigono i rami; per gli altri stili, invece, valgono le regole generali, che prescrivono di eliminare, con la tronchese concava, uno dei rami che spuntano in coppia, quelli che crescono in verticale (sia verso l’alto sia verso il basso) quelli che si incrociano, quelli che tornano verso il tronco ecc.
In ogni caso, tutte le volte che si taglia un ramo con un diametro maggiore di 3-4 mm. la ferita deve essere medicata con il mastice, o con la pasta cicatrizzante.

PINZATURA
Nel mese di maggio, quando la pianta ha prodotto una considerevole quantità di nuovi getti e nuove foglie, si procede alla pinzatura. Questa operazione, utile per mantenere la chioma fitta ed uniforme, si effettua con la forbice lunga e consiste nell’accorciare i nuovi rametti al livello del primo o secondo internodo, quando i rametti stessi avranno prodotto almeno 5 internodi.

RINVASO
La Piracanta è una essenza molto vigorosa, perciò, gli esemplari giovani vanno rinvasati ogni anno; invece, per gli esemplari adulti, occorre togliere il bonsai dal vaso e controllare se ce n’è veramente bisogno. In genere, la periodicità standard è di 2-3 anni.
Il periodo migliore per il rinvaso coincide con il riposo vegetativo invernale (da dicembre a marzo). L’operazione si effettua riducendo circa della metà l’apparato radicale con la forbice per radici, lasciando integro il pane di terra per la restante metà, come si fa per tutte le piante sempreverdi.
Il terriccio deve avere un buon drenaggio, perciò, si può utilizzare la terra Akadama, assoluta o mescolata con altri terricci e sostanza organica, in modo da ottenere un substrato drenante, ma con una maggiore riserva idrica rispetto alla sola Akadama (tipo, terriccio pronto). Ricordarsi di rinvasare solo esemplari in perfetta salute; inoltre, nei giorni successivi all’operazione, è buona norma tenerli al riparo dal sole e dal vento, somministrando settimanalmente della vitamina B sulle foglie.

CONCIMAZIONE
Le concimazioni devono essere effettuate da aprile a settembre, sospendendole solamente quando ci sono i fiori aperti. Per ottenere una ricca fioritura, con la conseguente abbondante produzione di frutti, conviene utilizzare concimi non troppo azotati, come il Biogold, oppure l’Aburukasu.

APPLICAZIONE FILO
La modellatura con il filo di alluminio ramato si effettua da marzo a ottobre. Trattandosi di un bonsai a rapida crescita, occorre controllare settimanalmente il filo avvolto sui rami, per evitare che la corteccia rimanga segnata. Oppure si possono utilizzare i
martinetti, con i quali si ha un controllo maggiore riguardo i segni sulla corteccia.

DIFESA DAI PARASSITI
Questo bonsai, normalmente, non viene colpita da malattie fungine dell’apparato fogliare, mentre può essere attaccato dagli Afidi e dalle cocciniglie. Questi parassiti possono essere tenuti alla larga facilmente effettuando, in primavera, dei trattamenti preventivi quattordicinali con un insetticida/anticocciniglia.

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