L'IRRIGAZIONE DEI BONSAI

SEMBRA FACILE...
L'irrigazione dei bonsai è un’operazione apparentemente banale che, invece, nasconde pericolose insidie. Una irrigazione sbagliata può compromettere gravemente la crescita e la sopravvivenza di un bonsai, provocando l’insorgere di varie patologie.

CARENZA D'ACQUA
Si riconosce dall’aspetto sofferente della pianta che presenta foglie sbiadite e rivolte verso il basso. La carenza d’acqua indebolisceil bonsai che diventa facile preda dei parassiti, sia animali (insetti) sia vegetali (funghi). 


ECCESSO D'ACQUA
È più pericoloso della carenza: un bonsai annaffiato troppo, all’inizio vegeta rigogliosamente con foglie di un bel colore intenso, poi, improvvisamente “passa a miglior vita”, a causa del marciume che ha divorato tutto l’apparato radicale.

COME ANNAFFIARE
Irrigazione a pioggia: il sistema più indicato per innaffiare le piante.
Si effettua con l'annaffiatoio e riproduce quello che accade in natura, quando la pioggia bagna prima la chioma,
poi entra nel terreno sciogliendo i sali minerali che vengono così assorbiti dalla pianta e, infine, defluisce dai fori di drenaggio, portando via l'eccesso di salinità e le tossine che le piante producono durante il processo di assimilazione.


Immersione: solo ogni tanto.
Si effettua immergendo il vaso nell’acqua, fin sotto al bordo. È un sistema che permette di bagnare con sicurezza tutto il substrato ed è molto utile nella prima irrigazione subito dopo il rinvaso. Non è consigliabile innaffiare tutte le volte in questa maniera poiché, non essendoci fuoriuscita d’acqua, le tossine ed i residui salini rimangono nel terreno
.

Nebulizzazione: da non confondere con l’irrigazione.
Spruzzare con acqua la chioma del bonsai può far bene, ma per bagnare il terriccio non basta nebulizzarlo: è un sistema che può facilmente trarre in inganno perché anche se lo strato superficiale è umido, non è detto che il terriccio sia completamente bagnato. Inoltre, una chioma tenuta costantemente umida, d'estate diventa un accogliente rifugio per ogni parassita

 

QUANDO ANNAFFIARE: non contare i giorni, osserva il terreno.
I bonsai non consumano l'acqua tutti allo stesso modo, infatti spesso accade di trovare alcuni vasi asciutti e altri ancora umidi: bisogna annaffiare solamente quelli con il terreno asciutto in superficie, rimandando al giorno successivo quelli che presentano ancora la terra bagnata. Se il terreno rimane costantentemente bagnato, si va inesorabilmente incontro al marciume radicale.

Il momento migliore per bagnare i bonsai coincide con le ore più fresche della giornata (la mattina o la sera) quando la differenza di temperatura tra l’acqua e il terriccio è minore. L’irrigazione deve essere abbondante e ripetuta, per dare il tempo al terriccio di assorbire una maggior quantità di liquido. Infine, verificare che esca un po’ d’acqua dai fori di drenaggio.