Lavori Febbraio


Continua il grande freddo: sia nel nord sia nel sud, il gelo è il nemico più insidioso, quindi, accertarsi che i bonsai siano riparati dalla tramontana e dalle gelate. 

ESPOSIZIONE: Anche le piante più resistenti al freddo, essendo collocate in un piccolo vaso, diventano più sensibili alle basse temperature, infatti l’apparato radicale rimane più esposto al gelo, mentre in natura le radici affondano negli strati più bassi del terreno, dove il freddo non arriva. Pertanto, specialmente nelle regioni del nord, tutti i bonsai vanno protetti dall'alto ed esposti a sud, in modo che non vengano investiti dai venti provenienti da nord.

Naturalmente, nelle regioni del centro-sud tutto questo diventa relativo, infatti, “da Roma in giù “, se si dispone di un terrazzo riparato e se l’inverno non è particolarmente rigido, anche le piante da interno possono essere tenute fuori.

ANNAFFIATURA: in casa, annaffiare abbondantemente i bonsai da interno, ma solo quando il terriccio è veramente asciutto. Rimangono sempre utili i sottovasi riempiti di ghiaia umida, per umidificare l’aria , “seccata” dai termosifoni. Anche all’esterno, annaffiare solo quando il terriccio è completamente asciutto e sempre la mattina tardi, in modo che la sera il terriccio abbia drenato tutta l’acqua in eccesso.

POTATURA: i bonsai continuano a “dormire”, perciò, si possono effettuare tutte le potature, sia di formazione, sia di correzione. Soprattutto se il bonsai viene rinvasato, è opportuno effettuare un’adeguata potatura (con la tronchese concava per i rami grandi e con la forbice lunga per i rami piccoli) che compensi l’accorciamento delle radici, effettuato con la forbice per radici. Quando si tagliano rami più spessi di 2 millimetri, medicare i tagli con il mastice o la pasta cicatrizzante.

RINVASO: continua il periodo utile per i rinvasi, che si protrarrà fino a marzo; dopo aver liberato le radici con un rastrellino (se il bonsai è un sempreverde, va tolto solo un terzo del pane radicale; se, invece, è una caducifoglia si può togliere tutta la terra) una volta scelto il vaso adatto, si posizionano le retine di drenaggio sul fondo, passandoci un filo di alluminio, lasciato più lungo, che servirà a fissare la pianta in modo che non si muova finché non avrà prodotto nuove radici. Dopo aver versato un po’ di terriccio si colloca il bonsai, leggermente decentrato, nel vaso; poi con l’aiuto di un bastoncino si inserisce bene il terriccio tra le radici in modo da non lasciare sacche d’aria. Infine, con una paletta, si pressa bene il terriccio e si annaffia immediatamente. Successivamente, non concimare per 20 giorni ma, aggiungere la vitamina B nell’acqua di irrigazione una volta a settimana.

CONCIMAZIONE: Verso la fine del mese, può procedere alle prime concimazioni usando fertilizzanti a lenta cessione (tipo BiogoldHanagokoro, ecc.) in modo da fornire il nutrimento necessario ai bonsai per il periodo di massima vegetazione di marzo aprile. Per i concimi solubili, invece, conviene aspettare ancora e distribuirli quando la pianta comincia ad aprire le prime gemme.

TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI: si continua con i trattamenti preventivi contro i nemici, sia vegetali, sia animali, dei nostri bonsai, in modo da creare una barriera protettiva prima del periodo primaverile in cui “si svegliano” tutti i parassiti. Una buona prevenzione è rappresentata da trattamenti quattordicinali con l'Olio di Neem, contro le uova di afidi, acari, ecc.

APPLICAZIONE FILO: a febbraio si può applicare il filo in alluminio ramato, sui rami da modellare; lo spessore del filo deve essere adeguato alla grandezza e alla flessibilità del rami, partire avvolgendo i rami più grossi e arrivando ai più sottili. Se il filo applicato non riesce a tenere il ramo in posizione si può applicare un’altro filo, l’importante è non farli incrociare.