Lavori Gennaio




Gennaio è uno dei mesi più freddi dell’anno: specialmente nelle regioni del nord, sia di giorno sia di notte, la temperatura rimane sempre a livelli critici per delle piante collocate in piccoli vasi, perciò, va ricordato di
proteggere i bonsai dal freddo.

ESPOSIZIONE: se non si dispone di un luogo riparato, è opportuno proteggere almeno il vaso del bonsai, poiché l’apparato radicale è la parte più delicata. Una buona protezione dal freddo viene fornita dai Cappucci in TNT, i quali simulano le condizioni di una serra fredda, senza problemi di surriscaldamento nelle giornate di sole. Altrimenti, occorre riparare i bonsai sotto una tettoia, dove le gelate non arrivano.

Le piante da interno (Ficus, Sagerezia, ecc.) debbono rimanere in casa collocate in posizione ben illuminata.

ANNAFFIATURA:
in casa annaffiare abbondantemente i bonsai da interno, ma solo quando il terriccio è asciutto in superficie. Per umidificare l’aria circostante, seccata dai termosifoni, sono utili i
sottovasi riempiti di ghiaia umida. All’esterno i bonsai sempreverdi continuano, sia pur lentamente, a vegetare, perciò vanno annaffiati più frequentemente di quelli a foglia caduca; in ogni caso l’irrigazione va effettuata la mattina tardi, in modo che la sera, quando la temperatura si abbassa, il terriccio abbia drenato tutta l’acqua in eccesso.

POTATURA:
come per dicembre, questo periodo è ideale per tutte le potature, da effettuare con la
tronchese concava, sia di formazione, sia di correzione. Soprattutto se il bonsai viene rinvasato, è opportuno effettuare un’adeguata potatura che compensi l’accorciamento delle radici. Quando si tagliano rami più spessi di 2 millimetri, medicare i tagli con il mastice o la pasta cicatrizzante.

RINVASO:
le conifere e le sempreverdi vanno trapiantate lasciando integro circa il 50% del pane radicale, mentre alle piante spoglianti si può togliere completamente il terriccio, usando lo specifico rastrellino/paletta. Oltre a scegliere una giornata senza vento, per non far asciugare le radici capillari, è consigliabile preparare una vaschetta con acqua e vitamina B, nella quale immergere l’apparato radicale dopo averlo opportunamente accorciato.


CONCIMAZIONE:
in gennaio si può procedere alle prime concimazioni delle piante rinvasate in dicembre, usando fertilizzanti a lenta cessione (tipo Biogold, Hanagokoro, ecc.) Per le altre piante, invece, conviene aspettare ancora un’altro mese.

 APPLICAZIONE FILO: A gennaio si può iniziare ad applicare il filo di alluminio sui rami da modellare; lo spessore del filo deve essere adeguato alla grandezza e alla flessibilità del ramo (le conifere, che sono più elastiche, abbisognano di fili più fini rispetto alle latifoglie) perciò, conviene disporre di misure diverse. Ricordarsi di avvolgere il filo con una angolazione di 45° (se le spire sono troppo ravvicinate, il filo non tiene) partire avvolgendo i rami più grossi e arrivando ai più sottili).

TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI:
gennaio è il mese ideale per effettuare i trattamenti preventivi contro i nemici più insidiosi (ragno rosso, cocciniglia, afidi ecc.) in modo da eliminarne le uova dormienti e creare una barriera protettiva prima del periodo primaverile in cui “si svegliano” tutti i parassiti. Una difesa efficace è rappresentata da trattamenti quindicinali, di insetticida polivalente.