Bonsai

Il kokedama nasce da un’antica tecnica di coltivazione giapponese che pone le sue radici nel 1600. La differenza principale tra kokedama e bonsai classico riguarda l’assenza di vaso: infatti, il contenitore di questo  bonsai è costituito da una miscela di toba giapponese (Keto) e da un terreno argilloso (Akadama) il tutto ricoperto da muschio.

Il Kokedama può essere poggiato su di un sottovaso, oppure appeso al soffitto con dei fili di nylon: in questo caso viene definito Bonsai Volant.

La manutenzione di un Kokedama è del tutto simile a quella del bonsai: l'irrigazione va eseguita ogni 2-3 giorni bagnando la palla di terra con un annaffiatoio, lasciando che l'acqua caduta nel sottovaso venga riassorbita dalla sfera di terra (nel caso di Bonsai Volant, l'irrigazione va eseguita quotidianamente bagnando la sfera con un nebulizzatore).