IL TERRICCIO PER BONSAI

Un albero che vive in natura, con le radici che si sviluppano nel sottosuolo per decine di metri, riesce a trovare il nutrimento necessario anche in terreni aridi e in condizioni estreme; di contro, un albero che vive in un piccolo vaso necessita di un substrato eccellente, ricco di elementi nutritivi e con un ottimo drenaggio.


Un terreno sbagliato, oltre a provocare uno sviluppo stentato, con foglie giallastre e gemme che non ce la fanno ad aprirsi, espone maggiormente il bonsai agli attacchi dei parassiti, sia vegetali sia animali; perciò, se vogliamo dei bonsai belli e in salute, è essenziale coltivarli in un substrato di alta qualità.

 

 

IL TERRENO IDEALE

Per raggiungere l'obiettivo di fornire un buon terriccio a tutti i bonsai, dobbiamo innanzitutto dividere le nostrepiante in tre gruppi:
1) Latifoglie (i bonsai a foglia larga) 2) Conifere (Pini, Ginepri, etc.) 3) Acidofile (Azalee, Camelie, etc.) cercando di trovare per ogni gruppo, il terriccio o, meglio ancora, la miscela di terricci più corretta.

 

LA VIA PIU' FACILE

è quella di utilizzare le terre giapponesi: Akadama per le latifoglie, Kiryu per le conifere e Kanuma per le acidofile.

Queste terre assolvono bene il loro compito, garantendo un ambiente salubre per le radici ed un veloce spurgo dell'acqua in eccesso; però, la mancanza di sostanza organica ed il "drenaggio estremo", possono provocare dei problemi riguardo la nutrizione e l’irrigazione del bonsai. Infatti, questi substrati dispongono di una gamma di nutrienti molto limitata, con la totale assenza di flora batterica, perciò abbisognano di una concimazione calibrata, con ferilizzanti a lenta cessione (Biogold, Hanagokoro, ecc.) per evitare stress alle radici; inoltre, alcuni bonsai particolarmente sensibili alla mancanza di acqua, come gli Aceri, possono entrare in sofferenza, o addirittura morire, se d’estate ci si dimentica di annaffiarli per un paio di giorni.

 

LA VIA PIU' SICURA

per ottenere dei risultati certi e duraturi, è quella di utilizzare una miscela di terricci, che contenga tutti gli elementi nutritivi necessari, che abbia un buon drenaggio ma, nello stesso tempo, non asciughi troppo in fretta.

Qui sotto vediamo un esempio di terriccio pronto per bonsai, contenente sostanza organica e humus, oltre ad avere un ottimo drenaggio.

 

 

 

 

Una miscela di qualità, come il Terriccio Pronto, è formata da:

Terriccio Basic

Fibra di Cocco

Akadama Fine
Pomice 

Zeolite

Humus

 

Questa composizione, grazie alla forte componente di sostanza organica, è particolarmente adatta ai bonsai di latifoglia, a foglia caduca e sempreverdi (Acero, Faggio, Quercia, Olmo, Ficus, Sughera, ecc.).

 

Per le Conifere (Ginepro, Pino, ecc.) una miscela ottimale può essere la seguente:

Akadama Fine

Kiryu 

Pomice calibrata

Zeolite

Carbone di bambù

 


Per le Acidofile (Azalea, Camelia, ecc.) la miscela ideale può essere:

Terriccio Basic

Fibra di Cocco

Kanuma Fine

Humus

Leonardite

Acidificante pH5

 

Naturalmente, questi sono degli esempi per iniziare; poi, sulla base delle proprie esperienze e l'osservazione degli effetti ottenuti, si potrà "personalizzare" la ricetta in relazione ad ogni bonsai, variando le percentuali degli ingredienti, per creare una miscela ancor più "su misura", magari attingendo ad altri elementi utili, come Sabbia, Carbone di bambùLapillo, ecc.

 

Inoltre, per chi non ha tempo, è disponibile il Terriccio Special, il quale può essere preparato da noi su indicazione del Cliente.