BONSAI OLMO




L’Olmo è sicuramente
l’albero più utilizzato nella tecnica bonsai. Non esiste bonsaista che non abbia nella sua collezione, uno o più esemplari di questa bellissima essenza. I motivi della sua grande popolarità si possono spiegare con il portamento elegante e proporzionato, l’estrema facilità di coltivazione e la grande resistenza agli attacchi dei parassiti, sia animali sia vegetali. Inoltre, la sua notevole adattabilità gli permette di sopravvivere alle intemperanze dei bonsaisti meno esperti, i quali trovano in questo bonsai un vero banco di prova per saggiare le proprie capacità, eliminando il rischio di “lasciare morti sul campo”.

La nomenclatura effettiva delle diverse specie è abbastanza tortuosa e ambigua, infatti lo si può trovare in commercio anche con il nome di Zelkova. Per semplificare abbiamo scelto di definire il Classico bonsai di Olmo come Olmo cinese, mentre quello con le foglie più piccole, perciò più pregiato, come Olmo giapponese. Fermo restando che tutte le carattiristiche elencate sopra sono identiche per tutte e due le specie.


Esposizione 

In primavera, periodo in cui spuntano le nuove foglie, è conveniente tenere l’Olmo in pieno sole: un’adeguata illuminazione permette al bonsai di vegetare con vigore, producendo rami robusti, foglie piccole, vegetazione compatta ed  uniforme.
In estate, invece, come per la totalità dei bonsai,  va collocato all’ombra. Anche se questa essenza è molto resistente al caldo, va ricordato che lo stesso non si può dire delle radici, quindi, se non si dispone di ambiente ombreggiato occorre almeno coprire i vasi per non far surriscaldare l’apparato radicale.
In autunno, ci si può regolare come in primavera, esponendo il bonsai in pieno sole così da permettergli di vivere in salute il periodo vegetativo, che nelle regioni del centro-sud si protrae fino a novembre.
In inverno, gli Olmi, possono essere tenuti tranquillamente all’esterno, magari proteggendo il vaso dalle gelate, poiché come già indicato, la radice è la parte più sensibile agli sbalzi di temperatura.

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Annaffiatura
L’annaffiatura dell’Olmo non necessita di particolari accortezze: il terriccio va irrigato abbondantemente a pioggia, con un  annaffiatoio provvisto di soffione a fori sottili, solamente quando si presenta asciutto, ripetendo l’operazione due o tre volte a distanza di qualche minuto per fare in modo che il substrato assorba completamente l’acqua versata. In estate, è utile sistemare il bonsai in un sottovaso riempito di ghiaia mantenuta umida, in modo da creare un microclima favorevole al bonsai e sfavorevole al ragno rosso, il più fastidioso dei parassiti che possono infestare questo bonsai.

 

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Potatura d'impostazione
Come per la maggior parte dei bonsai, il periodo migliore per effettuare la potatura è l’inverno: stagione nella quale il bonsai si trova in riposo vegetativo.
Questa operazione, da effettuare come prima impostazione partendo da un prebonsai, si effettua con la tronchese concava e la scelta delle branche da accorciare o da eliminare dipende dallo stile del bonsai; in ogni caso vanno eliminati i rami che sviluppano in senso verticale, quelli che si incrociano, o che crescono verso l’interno e quelli che nascono sotto la base di un’altro ramo; inoltre,in presenza di rami contrapposti o paralleli, uno dei due va tagliato. Dopo aver effettuato la potatura, ricordarsi di medicare i tagli con la pasta cicatrizzante
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Pinzatura
L’Olmo un albero particolarmente vigoroso e la produzione di nuovi germogli è praticamente continua durante tutto l’anno, perciò, bisogna ricorrere più volte alla tecnica della pinzatura, allo scopo di mantenere la silhouette del bonsai che, se non cimato, diverrebbe un cespuglio informe  in poco tempo.
Naturalmente, per non indebolire la pianta, occorre aspettare che dalla chioma fuoriescano molti germogli, con almeno 8-10 foglie, quindi, usando la forbice lunga, si effettua il taglio del rametto da accorciare, dopo la prima o la seconda foglia, partendo dalla base.

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Defogliazione
Gli Olmi giapponesi e cinesi a foglia piccola non hanno bisogno della defogliazione, invece, quelli con le foglie più grandi (Olmo campestre, Zelkova serrata, ecc.) possono essere defogliati a fine maggio inizio giugno. L’operazione si effettua con l’apposito defogliatore, eliminando tutte le foglie del bonsai. Dopo pochi giorni, la pianta produce nuove foglioline, più piccole delle precedenti, che rendono il bonsai proporzionato e armonioso.

 

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Rinvaso
Ogni 2-3 anni, quando il terreno è asciutto, estrarre il bonsai dal vaso per verificare lo stato delle radici; se l'apparato radicale ha saturato tutto lo spazio disponibile, si deve procedere al rinvaso.

Come per la potatura, il periodo migliore per questa operazione va da dicembre a marzo. L’apparato radicale deve essere ridotto di 1/3 utilizzando un rastrellino, e tagliando le radici in eccesso con le forbici per radici. Il substrato deve avere un buon drenaggio, perciò, si può utilizzare la terra Akadama, oppure, un terriccio contenente sostanza organica (tipo Terriccio Pronto) che richiederà minori annaffiature d’estate. Ricordarsi di rinvasare solo piante in buona salute e, se l’inverno è particolarmente rigido, proteggere dal gelo gli Olmi appena rinvasati. 
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Concimazione
Le concimazioni devono essere costanti per tutto il periodo vegetativo (metà marzo-giugno e metà agosto-metà ottobre). Fare attenzione a non esagerare con le dosi e usare preferibilmente fertilizzanti a lenta cessione ( Biogold, Hanagokoro, ecc.)

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Applicazione filo
Come già detto, l’Olmo è un albero dalla crescita vigorosa, perciò, quando si applica il filo in alluminio per orientare i rami, bisogna ricordare di non stringerlo troppo, altrimenti la corteccia potrebbe rimanere segnata già dopo pochi giorni.
Il filo si può applicare tutto l’anno, eccetto il periodo primaverile in cui la pianta cresce più velocemente, allo scopo di evitare il problema appena descritto. Quando si decide di applicare il filo, è consigliabile non annaffiare il bonsai il giorno precedente, in modo da avere rami più flessibili.

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Difesa dai parassiti
Nella difesa dai parassiti ci si dovrà preoccupare di un solo nemico: il ragno rosso. Il microscopico Acaro che infesta quasi regolarmente i nostri bonsai nei mesi estivi, facendo cadere loro tutte le foglie. Una difesa efficace  è rappresentata da  trattamenti preventivi, effettuati a cadenza quindicinale, con un insetticida-acaricida.